martedì 3 aprile 2012

Perché pulire?

La massaia se lo chiede ogni giorno della sua vita, per quale motivo sono costretta ogni giorno a sbrigare le faccende domestiche? Ogni giorno deve spolverare, lavare, riassettare, ecc.
Ma non potrebbe fare come nel 1800 a Parigi? Nessuno si preoccupava di pulire (http://elisacarriero.blogspot.com/2011/12/la-storia-sporca-di-parigi.html).
Certo, allora non si sapeva ancora che sporco e malattie erano strettamente correlate.
Oggi le nostre conoscenze sono assai diverse e questo non può più succedere (a parte qualche raro caso).

Bagno di un ospedale di Genova
Lavello di un ufficio pubblico di Torino preposto 
Moderna fermata di autobus a Taranto (inviatami da Elisa Carriero)

Lavabo in una camera di degenze un ospedale di Torino

Oggi, in molti casi non siamo poi molto distanti dalla Parigi pre-rivoluzione o dalla invivibile Versailles, dove i corridoi della reggia erano ridotti ad una latrina puzzolente e disgustosa. L'unica vera differenza e che allora non si rendevano conto del lerciume nel quale vivevano.
Oggi invece siamo convinti di vivere nel pulito solo perché i mobiletti delle nostre case sono pieni di prodotti che troppo spesso non sappiamo usare in modo corretto.
Ma ritorniamo a noi, i traguardi che vogliamo raggiungere con la pulizia sono sostanzialmente due:
a) di carattere estetico
b) prettamente igienico
Naturalmente non possiamo trascurare il fattore estetico ma certamente oggi in ambito pubblico, è il meno importante.
Naturalmente, specie in ambiente comunitario, è molto più importante l'aspetto igienico.
Lo sporco è habitat naturale di germi e batteri che, proprio dallo sporco, traggono il loro nutrimento.
Quindi togliere loro il cibo e ridurli alla fame è un ottimo sistema per mantenere bassa la carica batterica.
Ma perché dobbiamo tenere bassa la carica batterica?
Non viviamo certo sotto una campana di vetro e siamo costantemente a contatto con germi e batteri eppure mica siamo sempre malati!
Vi faccio un esempio che faccio sempre durante i corsi che tengo agli operatori del settore.
Landa desolata e sullo sfondo un fortino, cento soldati sono asserragliati a difenderlo.
Sono armati fino ai denti, hanno cibo ed acqua in abbondanza.
Una stanca sentinella vede in lontananza avvicinarsi il nemico e suona l'allarme.
Un migliaio di uomini stanno marciando verso il fortino. Il solito attacco, nulla di preoccupante. I nemici si fanno sotto, lanciano il loro attacco con frecce e lance, qualcuno con una scala tenta di entrare ma viene subito bloccato e ributtato fuori. La battaglia cessa di lì a poco con la netta vittoria del fortino.
E' in pratica ciò che succede al nostro organismo.
Se siamo in età adulta e non abbiamo problemi debilitanti un normale attacco batterico è fermato con facilità dalle nostre difese immunitarie.
Ma torniamo al fortino ed alla nostra sentinella. Anche questa volta vede in lontananza il nemico che avanza ma c'è una novità: i nemici si sono alleati tra di loro e tutti insieme stanno attaccando. La situazione si fa subito disperata, nonostante l'impegno ed i mezzi a disposizione il fortino sta cedendo. Arrivano nemici da ogni parte ed in breve riescono ad entrare. La battaglia è finita, il fortino è caduto nelle mani dei rivoltosi.
Ecco cosa succederebbe anche al nostro organismo se vivessimo in una discarica o facessimo il bagno in una fogna. La quantità di germi e batteri sarebbe così elevata che le nostre difese immunitarie potrebbero non riuscire a fermare i nemici.
Questo esempio calza ancora meglio in altri casi, come ad esempio per i bambini in temerà età, le cui difese immunitarie non sono ancora perfettamente sviluppate. Per i bambini di scuole materne ed asili nido è piuttosto normale "scambiarsi le malattie". Anche i malati o gli anziani sono più sensibili avendo difese immunitarie più deboli. E' noto come in ospedale i degenti contraggano con facilità infezioni fastidiose o anche molto pericolose.
Specialmente in questi ambienti è quindi necessario alzare il livello igienico e prestare molta attenzione.
Per concludere, mantenere igienicamente pulito un ambiente comunitario giova senza dubbio alla salute di tutti.
Ma per fare bene le pulizie bisogna mettere da parte la presunzione che siamo un popolo pulito.
In realtà non è così. A noi italiani l'aspetto pulizia (in ambito comunitario) importa poco. Lo vediamo costantemente, chi si è mai ribellato ad una situazione di sporco? Chi ha mai detto al barista che il suo locale fa pena? Chi è mai andato dal direttore della piscina a dirgli che è indecente?
Poi c'è l'altro problema. Un locale come una piscina può sembrare esteticamente pulito, ma è stato pulito nel modo corretto? Affinché siano rispettati livelli igienici accettabili bisogna sapere come intervenire e troppo spesso vedo che ciò non succede. Facciamo un esempio. Prendiamo proprio una piscina. Sappiamo che germi e batteri proliferano in ambienti caldi e umidi. Preso!!! La piscina è il loro ambiente naturale. Le piscine se non attentamente pulite possono diventare assai pericolose. E non basta un straccio ed il mop ed una grande quantità di conegrina. La conegrina non ......
Ma non mettiamo il carro davanti ai buoi, di questo parleremo più avanti.

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